Abbiamo interrogato i principali protagonisti della travel industry italiana sul presente e il futuro del Turismo italiano. Il pensiero di Danilo Curzi, Ceo Idee Per Viaggiare
Quale responsabilità comporta il suo ruolo ora nel settore? Responsabilità verso i dipendenti i clienti, da un lato il suo ruolo è decisionale nella situazione attuale sulle misure di tutela azienda e dipendenti per esempio. Ma responsabilità significa anche avere la ‘sensibilità ‘ di capire come e quando far viaggiare i turisti in sicurezza.
Prima di tutto ci vuole la capacità di analizzare i fatti, mettere in sicurezza tutti, i nostri clienti, i dipendenti e tutte le famiglie. Ci si attiene scrupolosamente alle indicazioni dello Stato e si cerca di mantenere la mente e il cuore saldi. Operativamente, ora, lavoriamo sui voucher, sulla loro emissione e distribuzione per far fronte alle situazioni in essere, con una presenza ridotta di staff ma sempre attiva con colleghi che lavorano in smart working. Nel frattempo, stiamo portando avanti con entusiasmo e notevole seguito il programma di webinar, che ha preso il via più di un mese fa, con sessioni sia di formazione sul prodotto - con focus su destinazioni particolari- sia con formazioni più tecniche, ad. esempio dedicate ai voucher sia con formazioni focalizzate sull’uso dei social o, ancora, come su utilizzare i nostri due portali Archimede e Priority Boarding Card.
Se il domani fosse già oggi, quale sarebbe il tuo primo passo per rilanciare il turismo?
Questa situazione ha messo ancora più in luce quanto sia fondamentale avere dalla propria parte la professionalità e la competenza, tanto per un’agente di viaggio, quanto per un tour operator. Senza dubbio, ciò che resterà dopo che sarà finalmente passato questo tsunami, sarà una nuova consapevolezza e un ritorno nella richiesta, da parte dei clienti, di qualità, garanzia e competenza. A mio parere è questo aspetto di fiducia e di competenza su cui si dovrà puntare, nonché a forme di garanzie nuove e più estese per tutti gli attori di questo mercato. Questo nuovo scenario ha mostrato come una guerra più grande di noi si combatte solo se uniti e sarà importante mantenere, anche dopo, questo fronte comune nell’intero settore.
Cos'è mancato al sistema Italia, che si è rivelato impreparato fin dall'inizio a fronteggiare questa emergenza?
Questo periodo è anomalo, e sotto certi aspetti paradossale; non essendoci termini di riferimento con il passato è difficile avere tutti gli strumenti per fronteggiare una situazione di questo tipo. Sono certo, però, che da questa unione potranno nascere tante iniziative di valore per far sì che la macchina del turismo torni nuovamente operativa in tempi ragionevoli.
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