A una settimana dalla Pasqua è boom di ricette tipiche che, anche grazie al maggior tempo che si ha sulla scia del #iorestoacasa, vengono cucinate per rispettare le tradizioni del periodo.
Dagli antipasti ai dolci sarà un trionfo di sapori ed eccellenze enogastronomiche Made in Piemonte: dalle uova alla torinese su letto di tomini al risotto con ristretto di coniglio, dalle ciambelle pasqualine fino ai biscotti pasquali Tirà, tipici della provincia di Vercelli e al salame del Papa. Quest’ultimo è tipico del Piemonte, soprattutto della zona di Alessandria e delle Langhe, e viene consumato nel periodo quaresimale e pasquale. Secondo una curiosa leggenda, infatti, nei secoli passati, durante la Quaresima, il consumo di dolci era proibito, così i cuochi inventarono questo singolare salame per soddisfare comunque il desiderio di dolcezza della propria clientela. L’impasto va preparato lavorando il burro morbido con zucchero a velo e poi aggiungendo cacao, uova, biscotti secchi sbriciolati, nocciole Piemonte Igp e rhum. Dopo avergli dato la forma di un salame, va fatto riposare in frigorifero per almeno mezza giornata e poi può essere gustato.
Nonostante le famiglie saranno costrette, giustamente, a passare la Pasqua tra le mura domestiche, non rinunceranno a cercare soddisfazione nel cibo, sia con le preparazioni in cucina sia a tavola dove verranno investiti, a livello nazionale, 1,1 miliardi per prodotti tipici, vino e ingredienti delle ricette tradizionali. È quanto afferma Coldiretti su dati Coldiretti/Ixe’ per il pranzo di Pasqua al tempo del coronavirus, l’emergenza sanitaria che sembra, in questo caso, aver cambiato solo in parte le abitudini degli italiani che non vogliono rinunciare ai piaceri del palato, anche se si fa sentire la chiusura al pubblico di ristoranti, trattorie e agriturismi con un taglio del 27% della spesa complessiva per il pranzo di Pasqua degli italiani.
“Ancor più in questo momento, i nostri cuochi contadini si stanno mettendo all’opera per far sì che la Pasqua dei piemontesi sia comunque gustosa. In tutta la regione, infatti, gli agriturismi si sono organizzati e continuano a farlo per portare i pasti a domicilio, hanno aderito alla proposta fatta a livello nazionale da Campagna Amica studiando un menù ricco e ad hoc per il giorno di Pasqua e stanno creando ricette, rivisitando quelle tradizionali. Tutto, ovviamente, rispettando rigidamente le norme igienico-sanitarie imposte in questo periodo”, spiega Stefania Grandinetti, presidente degli Agriturismi di Campagna Amica del Piemonte.
“Garantire comunque un momento di festa come la Pasqua, seppure quest’anno sarà diversa, è quello che vogliamo fare per sostenere le produzioni Made in Piemonte, la nostra economia ed il nostro territorio – commentano Roberto Moncalvo presidente di Coldiretti Piemonte e Bruno Rivarossa Delegato Confederale -. Chi vorrà preparare i piatti a casa, potrà usufruire del servizio di consegna a domicilio della spesa tramite le aziende di Campagna Amica per avere prodotti sani e genuini, di qualità garantita e rispettare il #MangiaItaliano”.
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